Il dialogo strutturato

Il Dialogo Strutturato è uno strumento di partecipazione giovanile utilizzato per rispondere alle esigenze e alle aspettative dei giovani non solo a livello nazionale, ma soprattutto europeo. Si svolge sotto forma di riunioni, conferenze o consultazioni in cui i giovani hanno la possibilità di confrontarsi con esponenti politici e autorità pubbliche.

È stato ufficialmente introdotto nel 2006 dalla Risoluzione del Consiglio Europeo dei Ministri della Gioventù per consentire ai giovani di essere parte attiva nell’ambito delle politiche giovanili, e di far sentire la propria voce in merito a decisioni politiche sia su un piano nazionale sia su un piano europeo.

 

Il Dialogo Strutturato, dunque, rappresenta uno strumento di comunicazione tra i giovani e le Istituzioni e opera principalmente su tre livelli: locale e regionale; nazionale; europeo.

Tale strumento è utile per condurre diverse riflessioni in relazione a tematiche riguardanti il campo delle politiche giovanili. Le consultazioni del dialogo strutturato dell’Unione Europea si svolgono ogni 18 mesi, nel corso dei quali intervengono Gruppi di Lavoro Nazionali che comprendono: rappresentanti dei ministri della Gioventù, consigli della gioventù nazionali, regionali e locali; organizzazioni giovanili; giovani che hanno diversa provenienza e giovani ricercatori.

Ogni ciclo si focalizza su una priorità tematica, stabilita dal Consiglio dei ministri della Gioventù, che diviene, poi, oggetto delle consultazioni dei giovani in ciascun Stato membro.

Finora, sette è il numero dei cicli di dialogo che si sono svolti. L’ottavo ciclo è iniziato nel luglio del 2020, avrà durata fino al luglio 2021, e ha come tematica generale “L’Europa per te: spazio per la democrazia e la partecipazione “.

 

Come si articola il Dialogo Strutturato?

Le consultazioni del dialogo strutturato si suddividono in tre fasi che corrispondono al semestre di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea di ogni Stato Membro, i paesi, infatti, lavorano in Trii di Presidenza per un periodo complessivo di 18 mesi.

Ogni Trio di Presidenza ha una priorità tematica e ogni Stato Membro durante il proprio semestre sceglie di approfondire un aspetto della tematica stabilita, garantendo, in questo modo, un’analisi della tematica più dettagliata e svolta sotto diversi punti di vista.

Il Semestre Italiano di Presidenza Europea, in particolare, ha aperto il quarto ciclo del dialogo strutturato nel luglio del 2014, che ha avuto come tema centrale il concetto di inclusione sociale, insieme a Lettonia e Lussemburgo. Nello specifico, l’Italia ha analizzato il tema dell’accesso ai Diritti dei Giovani.

 

Chi coordina il Dialogo Strutturato?

Il Dialogo Strutturato è gestito a livello centrale dalla Commissione Europea che si avvale del supporto degli Stati Membri e dei Consigli Giovanili Nazionali per inviare i resoconti delle consultazioni a livello nazionale ed a livello europeo.

A livello europeo l’organo responsabile del coordinamento delle consultazioni è il Comitato Direttivo Europeo per il dialogo strutturato il quale gestisce e promuove l’intero processo e i suoi risultati, ed è composto dai rappresentanti di: Commissione Europea; Stati membri che appartengono al trio di Presidenza; Forum Europeo della Gioventù.

Per ogni fase, il Gruppo di Lavoro Nazionale invia i risultati delle consultazioni nazionali al Comitato Direttivo Europeo che li raccoglie, li esamina e li presenta nel corso delle Conferenze Giovanili Europee.

 

Quali sono state le tematiche dei diversi cicli di Dialogo Strutturato?

Il primo ciclo del dialogo strutturato è stato dedicato al tema dell’occupazione giovanile, e le Presidenze che hanno guidato il processo sono state l’Ungheria, il Belgio e la Spagna.

Il secondo ciclo è stato dedicato al tema fondamentale della partecipazione dei giovani alla vita democratica in Europa, e ha avuto come Presidenze: Cipro, Danimarca, Polonia.

Il terzo ciclo del dialogo strutturato è stato dedicato all’inclusione sociale dei giovani in tutta Europa, con la Presidenza di Irlanda, Lituania e Grecia.

Il quarto ciclo del dialogo strutturato è stato dedicato all’autonomia dei giovani con un’attenzione particolare al loro accesso ai diritti e alla loro partecipazione politica. Le tre Presidenze partecipanti al ciclo erano l’Italia, la Lettonia e il Lussemburgo.

Il quinto ciclo del dialogo strutturato si è svolto in relazione al motto: “Consentire a tutti i giovani di partecipare a un’Europa eterogenea, connessa e inclusiva – Pronti per la vita, pronti per la società“, sotto le Presidenze dei Paesi Bassi, della Slovacchia e di Malta.

Il sesto ciclo del dialogo strutturato ha avuto come tema generale i giovani in Europa con la Presidenza di Estonia, Bulgaria e Austria.

Il settimo ciclo, organizzato sotto il trio di Presidenza Romania, Finlandia e Croazia, ha avuto come tematica principale il creare opportunità per i giovani, con un particolare accento sui temi di occupazione, apprendimento e sostegno ai giovani.

 

Francesca D’Apolito

Volontaria in Servizio Civile