27 Nov Protezione civile e volontariato
Il volontariato è un punto cardine del Servizio Nazionale della Protezione Civile. Il Servizio Nazionale della Protezione Civile, istituito con la legge del 24 febbraio 1992, n. 225, ha il compito, come citato nell’articolo 1, di “tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi”. Il Servizio Nazionale di Protezione Civile comprende nel suo insieme diversi membri: il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, gli uffici territoriali del Governo (Prefetture), i Sindaci (prima autorità di protezione civile), le Regioni, le Province, i Vigili del Fuoco, la Guardia Costiera, le Forze dell’Ordine e le Forze Armate, le Associazioni di Volontariato e la Croce Rossa Italiana.
La Protezione Civile è un Corpo che viene quindi chiamato in causa per proteggere la salute e l’incolumità di persone, cose e ambiente; é capace di mettere in atto sia attività di previsione che di prevenzione dei rischi presenti su un territorio, che possono essere legati ad eventi naturali o antropologici. Per eventi naturali si intendono eventi meteorologici come alluvioni, nevicate, grandinate, mareggiate, etc., eventi geologici come frane, erosioni e terremoti, eventi indotti, come gli incendi e l’inquinamento marino.
Per eventi antropologici si intendono eventi fatti scaturire dall’uomo, ovvero situazioni, in cui è presente la mano dell’uomo, che gravano su tutto il contorno, creando dei veri e propri danni. Sono quindi esempi di eventi antropologici gli eventi industriali come esplosioni, nubi tossiche, rilascio di sostanze tossiche, eventi che riguardano le infrastrutture, come incidenti aerei, ferroviari, marittimi, eventi legati all’elettronica e alla tecnologia come la rottura di reti tecnologiche e gasdotti o black-out elettrici, eventi legati alla sanità, come avvelenamenti, malattie infettive, etc. Le attività svolte dalla Protezione Civile sono la previsione, intesa come identificazione e studio delle cause delle calamità e dei rischi, attraverso, in quest’ultimo caso, un’analisi approfondita del territorio, del piano di fuga e lo studio delle zone maggiormente esposte al rischio; subito dopo la previsione c’è l’attività di prevenzione, che consiste nel far valere le proprie azioni e intervenire per attenuare il pericolo, nell’informare la popolazione riguardo i comportamenti adeguati da assumere durante una situazione di pericolo e nel chiedere aiuto ad altre Istituzioni e alle Organizzazioni di Volontariato. Inoltre, altre fasi importanti sono il soccorso e il superamento dell’emergenza, al fine di aiutare le popolazioni, nel periodo successivo a situazioni di difficoltà, pericolo e calamità, attraverso l’assistenza e l’aiuto pratico e tecnico, per cercare di far emergere nuovamente quella stessa popolazione o più popolazioni assistite.
A livello locale, è come se si trattasse di una scala gerarchica, in quanto il primo ad essere allertato, in caso di pericolo di qualsiasi tipo, è il Sindaco che collabora con la struttura comunale di Protezione Civile che cerca, ove è possibile, di intervenire con organismi locali, come le Forze dell’Ordine e i Corpi operanti sul territorio, chiedendo la collaborazione anche di associazioni locali di Protezione Civile, etc.; ove non possibile invece questo tipo di intervento, c’è l’aiuto del Prefetto e del Centro Operativo misto, costituito da Comune, Forze Armate, Guardia Costiera, Associazioni di Volontariato, etc. Le Associazioni di volontariato nascono dall’attivazione e mobilitazione spontanea di cittadini che, in seguito a situazioni di grande emergenza, si sono resi disponibili per accogliere l’aiuto delle Istituzioni, durante operazioni di soccorso.
L’obiettivo delle Associazioni di volontariato è quello di fornire sul territorio un servizio per far fronte alle esigenze richieste. Il Dipartimento di Protezione civile è responsabile della preparazione dei volontari, ad esempio attraverso simulazioni di grandi eventi disastrosi, promuovendo esercitazioni o approvando progetti. Essere volontario della Protezione civile vuol dire voler offrire il proprio contributo a favore degli altri, non solo in situazioni di emergenza, ma anche rivolgendosi alle fasce deboli della popolazione, come anziani, disabili o senza tetto. Non ci sono limitazioni per una qualsivoglia persona che vuole intraprendere tale strada di volontariato; anche se tutto è dipendente dall’associazione territoriale all’interno della quale si vuole far parte. Gli unici limiti imposti potrebbero essere i limiti di età come ad esempio aver compiuto il diciottesimo anno d’età. Il volontario di Protezione Civile, rispecchia, così, a pieno i valori come la solidarietà e la capacità di collaborazione, oltre che il coraggio, l’intraprendenza e la forza di volontà.
Amalia Allocca
Volontaria in Servizio Civile