Il piano di zona

Il Piano di zona è l’occasione offerta alle comunità locali per leggere, valutare, programmare e guidare il proprio sviluppo e va visto e realizzato come piano regolatore del funzionamento dei servizi alle persone. In particolare, il Piano di zona è lo strumento promosso dai diversi soggetti istituzionali e comunitari per:
– analizzare i bisogni e i problemi della popolazione sotto il profilo qualitativo e quantitativo;
– riconoscere e mobilitare le risorse professionali, personali, strutturali, economiche pubbliche, private (profit e non profit ) e del Volontariato;
– definire obiettivi e priorità, per tutta la durata del piano attorno a cui finalizzare le risorse;
– individuare le unità d’offerta e le forme organizzative congrue, nel rispetto dei vincoli normativi e delle specificità e caratteristiche proprie delle singole comunità locali;
– stabilire forme e modalità gestionali per garantire approcci integrati e interventi connotati in termini di efficacia, efficienza ed economicità;
– prevedere sistemi, modalità, responsabilità e tempi per la verifica e la valutazione dei programmi e dei servizi.

Il Piano di zona nel rispetto degli obiettivi e delle priorità definite dalla Regione, fatte salve le specifiche esigenze delle comunità locali, è lo strumento e l’occasione nelle mani del programmatore locale per garantire le concordanza tra i programmi, gli obiettivi e i risultati attesi, da un lato, e le previsioni finanziarie annuali e pluriennali dei Comuni e degli altri soggetti che concorrono alla realizzazione degli obiettivi, dall’altro. La maggiore interazione tra i soggetti, nel rispetto dei ruoli e delle specifiche funzioni, può essere garanzia di maggior tutela delle persone, in particolare di quelle più deboli che, spesso, oltre a non essere in grado di soddisfare autonomamente i propri bisogni, non sempre riescono a formulare domande pertinenti ai servizi. Lo strumento Piano di zona può risultare la risposta strategica all’esigenza di passare da una cultura assistenziale di erogazione di prestazioni alla persona bisognosa ad una politica positiva di servizi, fra loro integrati, a favore della comunità locale. Il Piano di zona, infine, contestualizza le finalità e gli obiettivi definiti nel Piano Sociale Regionale in alcune aree ritenute strategiche, con riferimento alle esigenze e ai bisogni locali.

Questi obiettivi comportano a livello locale l’adozione di atti, l’effettuazione di scelte, la predisposizione di strumenti, l’avvio di rapporti inter-istituzionali, che, puntualmente, nelle forme, nelle modalità e nei tempi definiti dalla Regione, si configureranno come specifici Piani di Zona. Quest’ultimi devono dare priorità agli anziani, ai disabili, all’età evolutiva e alle famiglie in difficoltà, gli eventuali contributi economici a favore di nuclei familiari in difficoltà, erogati dall’Ente gestore locale, devono essere motivati nel quadro di progetti individualizzati di aiuto e sostegno alla persona e alla sua famiglia.

Rocco Emanuele Nappi

 

Volontario in Servizio Civile