Volontariato nelle strutture ospedaliere

Il volontariato in ospedale è una strada che ha alla base valori come la solidarietà sociale, la responsabilità e il rispetto umanitario. I volontari ospedalieri svolgono attività in modo spontaneo e gratuito, sentendosi vicini moralmente alle persone ricoverate e offrendo loro la compagnia, l’ascolto e la condivisione. Si tratta di persone che, dopo aver sentito delle condizioni di solitudine e di sconforto in cui gli ammalati degenti in ospedale si trovano, magari per l’assenza di visite, per un periodo limitato, da parte di parenti, amici o di colleghi di lavoro, scelgono di dare un contributo e di assolvere a questo speciale compito di servizio. I volontari, quindi, accettano di sacrificare una parte del loro tempo libero, rinunciando a possibili svaghi personali, e seguono, inoltre, corsi di preparazione, per poter poi offrire assistenza ai malati. Le loro iniziative devono tener conto di una situazione delicata e che necessita di attenzioni quotidiane. Tali volontari con un comportamento quasi di amicizia devono far capire alla persona in degenza di essere a sua completa disposizione, in modo da infodergli sicurezza e in modo che si instauri un rapporto di fiducia reciproca.

Molte volte, anche il silenzio può aiutare ad evitare la solitudine e la sofferenza. Importanti sono anche i modi pacati e di delicatezza con cui il volontario si approccia con il malato. Un saluto, un breve dialogo di partenza, che esprimano rispetto e simpatia, una calda stretta di mano e un ascolto silenzioso delle sue preoccupazioni e paure, sono gli approcci migliori. Le forme di aiuto dei volontari in ospedale potrebbero essere il riassetto del letto, la somministrazione di acqua, l’aiuto nella consumazione dei pasti o nella preparazione della medicina, l’accompagnamento al bagno, la stesura di una lettera ai familiari, il supporto di una telefonata ai parenti, la compagnia nella lettura di un libro o giornale, facendo così sentire la loro presenza silenziosa e vigile. Il comportamento accanto a una persona che soffre, data la particolare sensibilità del paziente, esige una dose di equilibrio personale. Il malato ha una esistenza provata, è alla ricerca di figure umane serene e capaci di trasmettergli serenità. Così, il volontario deve essere una persona paziente e non ansiosa, deve evitare gravi carenze di autocontrollo o evitare di lasciarsi prendere dal panico o dalla situazione, in modo da evitare di accollare il suo stato d’animo negativo al malato che gli è stato affidato.

Chi vuole avvicinarsi al mondo del volontariato nell’ambito ospedaliero è importante che effettui una ricerca degli ospedali in cui si desidera lavorare e successivamente che chiami tali ospedali per chiedere se hanno bisogno di servizio di volontariato. È necessario raccontare loro le aree di interesse, il motivo per cui si desidera fare volontariato, l’età e il tipo di lavoro che ci si aspetta. Ciò aiuterebbe il personale ospedaliero ad assegnare i compiti giusti e pertinenti. È, inoltre, necessario compilare i documenti entro un termine stabilito. Una volta che si viene scelti, è necessario completare l’orientamento e seguire dei corsi di formazione appropriati. Anche senza retribuzione, il volontariato è un lavoro che è necessario eseguire con dedizione e onestà.

Il mondo del volontariato in Sanità, così, rappresenta una risorsa del sistema assistenziale ed in particolare nel mondo ospedaliero, grazie alla presenza di numerose associazioni che operano a tutti i livelli e in diversi settori, dall’aiuto al malato alle attività di informazione e promozione della salute. Portare conforto e sostegno in momenti di difficoltà e crisi in cui tutti noi possiamo imbatterci è un vero e proprio valore assoluto, un segno di nobiltà d’animo e di onore, che eleva tantissimo dal punto di vista personale e umanitario.

 

Amalia Allocca

Volontaria in Servizio Civile